Firenze, 1 - 7 Novembre 2009

Festival Internazionale del film documentario

A tu per tu con i Bassidji dell’Iran

La macchina da presa della quarta giornata del Festival dei Popoli (oggi, mercoledì 4 novembre) si spinge in Iran. Alle 18.30 al cinema Odeon si terrà l’anteprima italiana di BASSIDJI di Mehran Tamadon, il regista iraniano emigrato in Francia che incontra “i difensori della causa” della Repubblica islamica iraniana, il popolo dei Bassidji, gli “squadristi” del regime protagonisti delle ultime repressioni nelle piazze di Teheran. Il documentario è una sorta di confronto tra il regista e i supporter più estremisti della repubblica islamica con cui instaura un dialogo profondo e sincero. “Perché persone che dicono di agire per conto di Dio amano così poco gli uomini?”. Questo è uno degli interrogativi che viene fuori dal documentario che, spiega il regista, “non sarà proiettato in Iran, almeno non ufficialmente”.

La prima serata parte con altre due anteprime. Alle 21:00 la proiezione di NENETTE di Nicolas Philibert sulla storia di una femmina ourang outang del Borneo che dal 1972 vive in gabbiaal Jardin des Plantes di Parigi. Il fiilm racconta la vita trasparente di Nenette. fra i mille occhi dei turisti che ogni giorno la osservano.
A seguire la proiezione di ALL TOMORROW'S PARTIES di Jonathan Caouette sul festival musicale nato nel 1999 in Inghilterra la cui originalità sta nel fatto che gli artisti in programma vengono scelti da un musicista, o da un gruppo, che figura come curatore per un'unica edizione. Documentate le performance di Belle And Sebastian, Sonic Youth, Portishead, the Gossip, Iggy and the Stooges e Patti Smith e molti altri.

Al Cinema Odeon, la giornata inizia alle 10.00 con la tavola rotonda “Il documentario italiano di creazione: ieri e oggi” a cui parteciperanno Luciano Barisone, Tullio Seppili, Mario Simondi, Cecilia Mangini, Gianfranco Pannone, Cristina Piccino e gli autori e i critici italiani presenti al festival. Modera Marco Bertozzi.

Le proiezioni del quarto giorno iniziano con il Concorso Cortometraggi alle 15:00 con la Lituania in UPE di Rimantas Gruodis e Julija Gruodiene, con WAGAH di Supriyo Sen, ambientato fra India e Pakistan, e COSI ERAVAMO di Bruno Oliviero, girato durante la manifestazione contro il G8 di Napoli del 2001. Il regista soccorre una ragazza ferita dalle forze dell’ordine. Otto anni dopo i due si rincontrano.

Il lavoro duro e oscuro dell’equipaggio della nave “Jolly Indaco” in una prima mondiale alle 16.45 con GENOVATRIPOLI di Marco Santarelli. Il film racconta la vita e il lavoro di un equipaggio di una nave container di origine russa usata fino agli anni Ottanta per trasportare mezzi militari, nel tra Genova e Tripoli la notte di Natale in cui il tempo sembra fermarsi.

Allo Spazio Uno la giornata di proiezione inizia alle 10.30 con il focus su Berlino e il film STAU-JETZT GEHT'S LOS di Thomas Heise, il primo della trilogia dedicata a Halle-Neustadt, città industriale in disarmo dove una volta gli abitanti della DDR si trasferivano per lavorare. Thomas Heise torna alle 17.30 di IM GLUCK (NEGER), film che rievoca l’esperienza del regista quando, nel 1990, mise in scena "Anatomie Titus Fall of Rome", un dramma di Heiner Müller. 

Le repliche della giornata di oggi allo Spazio Uno: YUGONG YISHAN di Joanna Vasquez Arong, IN PURGATORIO di Giovanni Cioni, DEFAMATION di Yoav Shamir; 18 ANS di Frédérique Pollet Rouyer, SOY UN ALMA SIN LEY EN EL MUNDO di Alejandro Fernández Mouján e Sahman di Harutyun Khachatryan.

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