
PROGRAMMA ODEON DOMENICA 1 DICEMBRE
Ore 15:00
Loli Kali Shuba
di Aleksandr Balagura
Ucraina, 2013, 52’, v.o. sott. ita. / eng. Sub.
In romanì "loli kali shuba" è un cappotto rosso e nero, ma anche il modo con cui i bambini rom della Transcarpazia chiamano le coccinelle attraverso il ritornello di una filastrocca. Una canzone, registrata per caso tanto tempo fa in un vecchio film racchiude un piccolo mistero, affrontato tornando, dopo vent’anni, in quegli stessi luoghi. Questo film è un atto d’amore nei confronti delle esistenze ai margini e della poesia delle cose semplici come la capacità di stupirsi per il volo di una coccinella.
Alla presenza del regista
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Ore 16:30
Onder Vrowen (Among Women)
di Kim Brand
Paesi Bassi, 2013, 51’, v.o. sott. ita. / eng. sub.
Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso e non avete mai osato chiedere… ad una donna zambiana. La regista arriva dall’Olanda per documentarsi su un’antica cerimonia di iniziazione al matrimonio riservata alle donne: un retroscena tutto femminile, in cui il sesso si prepara e s’impara, si discute e si mette in scena. Perché il sesso e l’amore sono cose troppo importanti per essere lasciate in mano ai singoli, sprovveduti e incerti.
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Ore 18:00
Géographie Humaine
di Claire Simon
Francia, 2013, 101’, v.o. sott. ita. / eng. Sub.
La Gare du Nord, grande stazione parigina, piena di viaggiatori in partenza e in arrivo. La cineasta e il suo accompagnatore si propongono di intervistarli. Una dopo l’altra, le persone escono dall’anonimato della folla e rivelano la propria identità, attraverso gesti, racconti, sensazioni. Un saggio filmico sul raccontare storie, sulle migliaia di storie che ogni giorno e in ogni momento attraversano e si incrociano in una grande stazione.
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Ore 21:00
Lettre à la Mer
di Renaud Perrin, Julien Telle
Francia/Spagna, 2013, 5’, v.o. sott. ita. / eng. Sub.
Alla fine della Guerra Civile Spagnola, a largo di Marsiglia stazionano due navi ospedale cariche di centinaia di feriti provenienti dal fronte e rifugiatisi in Francia. A loro furono indirizzate 300 lettere mai recapitate dalle autorità e poi rinvenute, decine di anni più tardi, negli archivi di Bouches-du-Rhône (Francia). Intorno a questi documenti Julian Telle e Renaud Perrin costruiscono un documentario d’animazione in stop-motion usando con originalità uno dei materiali più comuni: l’acqua.
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Hélio Oiticica
di Cesar Oiticica Filho
Brasile, 2013, 94’, v.o. sott. ita. / eng. sub.
Il film permette un’immersione unica nei pensieri, la traiettoria e l’intimità di Hélio Oiticica, uno dei più grandi artisti che il Brasile abbia mai prodotto. La narrazione arriva dalle parole dell’artista stesso che ci conduce attraverso uno dei periodi più fertili della cultura brasiliana.
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