Firenze 28 novembre – 5 dicembre 2014

Festival Internazionale del film documentario

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

PREMIO MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

ESCORT (Paesi Bassi, 2014)
di Guido Hendrikx

MOTIVAZIONE: Rendendoci testimoni delle modalità civili ma al tempo stesso disumane con cui vengono gestiti esseri umani , il film riesce a far emergere le profonde contraddizioni che attraversano il fenomeno in evoluzione delle migrazioni e degli spostamenti globali.



ESCORT
di Guido Hendrikx (Paesi Bassi, 2013, 19')
In Olanda ci vogliono tre settimane per trasformare un uomo in un agente specializzato nel rimpatrio forzato di immigrati cui è stato negato l'asilo politico. Dalle simulazioni al primo servizio di scorta su un volo di linea, questo film adotta la prospettiva dei giovani agenti che cercano di imparare a fare il proprio dovere, praticando una “violenza umana” e lasciando dubbi ed emozioni fuori dalla divisa.



TARGA GIAN PAOLO PAOLI AL MIGLIOR FILM ETNO-ANTROPOLOGICO

YAAR (Belgio, 2014)
di Simon Gillard
Un'indagine poetica, tattile e sensuale del rapporto di un popolo con il territorio in cui vive, sfruttato in maniera pericolosa e nociva. Questo film traccia una sottile ma potente linea di ambiguità che interroga la percezione stessa quale importante componente del cinema etno-antropologico.



YAAR
di Simon Gillard (Belgio, 2014, 19')
I cercatori d'oro del Burkina Faso in una elegia di colori, suoni e gesti di lavoro. In un magnifico incedere di luce e tenebre – magia e tecnologia arcaica – si muovono corpi senza ruvidezza, languidi, ritmati, per fare di tempo e spazio un'esperienza visiva che è anche sensoriale. Yaar è il centro della miniera, un universo a sé stante, splendente di luce propria.

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