Firenze 27 novembre – 4 dicembre 2015

Festival Internazionale del film documentario

DOM. 29 NOV. - IST. FRANCESE

ore 15:00 - Selezione ACID per il 56° Festival dei Popoli

NOUS, PRINCESSES DE CLÈVES
di Régis Sauder

Francia, 2010, 69’

La Princesse de Clèves, primo romanzo moderno della letteratura francese, è la protagonista di un amore immediato e folgorante, ma anche il personaggio centra- le del film. Gli allievi del Lycée Diderot di Marsiglia prestano all’opera letteraria le loro voci e i loro volti. Immergendosi nella lettura di questo classico vi proiettano le proprie vite di diciassettenni che si aprono per la prima volta all’amore, con tutti i dubbi e le incertezze tipici di questa età, fatta di scelte sofferte e rinunce.

ore 16:30 - Selezione ACID per il 56° Festival dei Popoli

L’ESCALE
Stop-over

di Kaveh Bakhtiari

Francia, svizzera, 2013, 100’

In un angusto appartamento di Atene, Amir e i suoi compagni attendono i docu- menti falsi che spalancheranno loro le porte dell’Europa. La condivisione di giochi e disperazioni, i contrasti e gli affetti, non sono solo dettagli di vita quotidiana ma note necessarie, uniche, nell’attesa sfiancante di un futuro ignoto, forse feroce. La Grecia, terra di confine e d’incertezza che dilata il senso di precarietà, non è in grado di arrestare i sogni e le aspettative di chi è costretto a farvi ‘scalo’.

ore 18:30 - Selezione ACID per il 56° Festival dei Popoli

LA VIERGE, LES COPTES ET MOI
The Virgin, The Copts and Me

di Namir Abdel Messeeh

Francia, Qatar, Egitto, 2012, 85’
Namir è un regista francese di origine egiziana. Un giorno, in Egitto, guarda insieme alla madre un video sull’apparizione della Vergine Maria. La madre, come milioni di altri copti, vede la Vergine sullo schermo mentre Namir non vede proprio niente. Scettico, Namir ritorna in Egitto per fare un film su queste bizzarre apparizioni.






ore 20:00 - Selezione ACID per il 56° Festival dei Popoli

IRANIEN
Iranian

di Mehran Tamadon

Francia, Svizzera 2014, 105’
Il regista iraniano Mehran Tamadon, ateo, riesce a convincere quattro mullah, sostenitori della Repubblica Islamica dell’Iran, ad andare a convivere e parlare con lui per due giorni, aprendo loro la sua casa. I dibattiti si mescolano con la vita di tutti i giorni e una domanda ritorna incessantemente: come vivere insieme quando la visione del mondo e dell’altro sono agli antipodi? La libertà, la religione, la posizione sulle donne nella società sono questioni che dividono e, ogni volta che tornano, mettono in scacco i tentativi di convivenza.


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