Firenze 25 novembre – 2 dicembre 2016

Festival Internazionale del film documentario

LUNEDÌ 28 NOV. - SPAZIO ALFIERI

Lunedì 28 novembre, Spazio Alfieri, ore 15:00

LES SAUTEURS
THOSE WHO JUMP

di Moritz Siebert, Estephan Wagner, Abou Bakar Sidibé
(Danimarca, 2016, 82’)

Nel nord del Marocco, si trova l'enclave spagnola di Melilla: l'Europa in terra africana. Sulla montagna vivono oltre un migliaio di migranti africani che guardano con speranza la recinzione che separa il Marocco dalla Spagna. Abou da Mali è uno di loro – protagonista e cameramen allo stesso tempo. Per oltre un anno, insieme ai compagni, tenta incessantemente di saltare quella recinzione. Grazie alla videocamera, Abou trova modo di esprimersi e dà un senso alla propria esperienza: "Quando filmo, sento di esistere".

Lunedì 28 novembre, Spazio Alfieri, ore 16:30

NOTES ON THE OTHER
di Sergio Oksman
(Spagna, 2009, 13’)

Un uomo giace a terra in una strada di Pamplona, nel 1924, dopo il passaggio dei tori nella celebre festa. Lo scrittore Ernst Hemingway osserva la scena, e in quel preciso momento, decide di voler essere quell’uomo. Un film sull’identità come desiderio, aspirazione, maschera e soprattutto come narrazione senza fine, in cui storia e racconto si mescolano abilmente.



a seguire:

JAM SESSION
5 FILM ABBANDONATI

di Sergio Oksman

Lunedì 28 novembre, 
Spazio Alfieri, ore 19:00 - 
In collaborazione con The Tide Experiment


WHILE THEY WATCHED
di Jake J. Smith

(UK, Corea del Sud, Irlanda, 2016, 90’)

Documentario sulla Corea del Nord ambientato in un futuro distopico dove il regime è crollato: con questo espediente il lm denuncia i crimini di stato e mette in dubbio la moralità dell’inazione dalle potenze della regione e di quelle globali nei confronti del regime dittatoriale in vigore in Corea del Nord.

Lunedì 28 novembre, Spazio Alfieri, ore 20:45

NIHNA / NOUS
di Danielle Arbid
(Francia, Libano, 2005, 11’)

Due personaggi soli, anzi tre: uno di loro è la regista, Danielle Arbid; il secondo è il padre di Danielle, sano, vivo, dotato di voce e di sguardo, nel passato; il terzo è lo stesso uomo, malato e prossimo alla fine, guardato solo di spalle, senza volto e senza voce, nel presente. Una creatura sul punto di svanire della quale la regista sembra temere la presenza, ma forse ancora di più di subire il terrore dell’assenza. La paura della perdita si confonde con la paura di perdersi.

DANS LES CHAMPS DE BATAILLE
IN THE BATTLEFIELDS

di Danielle Arbid
(Francia, Libano, 2004, 90’)

Beirut, 1983. La vita segreta di Lina, 12 anni, ruota attorno a Siham, la domestica della zia, di sei anni più grande. Pur sostenendone gli amori clandestini e difendendone gli interessi, la piccola passa inosservata tanto agli occhi di Siham, quanto a quelli della famiglia, soprattutto del padre: un uomo distruttivo, avventuriero e giocatore d'azzardo. Nell'incertezza di un quotidiano dominato dalla guerra, da passioni e frustrazioni, Lina entra nel mondo degli adulti, senza avere una vera coscienza del bene e del male...



Lunedì 28 novembre, Spazio Alfieri, ore 22:30

FONKO
di Lamin Daniel Jadama, Göran Hugo Olsson, Lars Lovén
(Svezia, Germania, Svizzera, 2016, 87’)

La grande rivoluzione musicale di oggi si svolge in Africa, dove la musica urbana dei club si fonde con gli stili tradizionali. Le ultime tecnologie e la velocità delle comunicazioni hanno creato nuovi ed eccellenti talenti la cui musica e le cui idee si diffondono velocemente nel resto del mondo. Viaggiando da Dakar, attraverso Accra, Lagos e Luanda e arrivando fino a Johannesburg, incontriamo alcuni dei giovani artisti più creativi e interessanti della scena odierna. D’accompagnamento, i loro videoclip e le parole dalla voce di Fela Kuti, tratta da interviste d’archivio inedite.

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