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... ja supp on valmis õigel ajal
...And the Soup Is Ready on TimeEstonia 1983 20'
Regia: Valeeria Anderson
Una rappresentazione ilare del socialismo reale, raccontata attraverso differenti caratteri connessi con la quotidianità di una mensa all’interno di una grande fabbrica. Ogni giorno è una costante e ardua lotta contro mancate consegne di cibo, macchinari difettosi, cattive condizioni di lavoro. Nonostante tutto questo, le persone mantengono il loro ottimismo e credono che le cose potranno migliorare. Capolavoro di equilibrio e di ironia, costruito abilmente nel susseguirsi degli sguardi e delle espressioni dei volti. -
235.000.000
Lettonia 1967 108'
Regia: Uldis Brauns, Biruta Veldre, Laima Žurgina
Caleidoscopio di volti e situazioni, il film, libero dalla propaganda o dalle imposizioni dell’ideologia, ritrae una singolare Unione Sovietica durante il cinquantesimo anniversario della Rivoluzione d’Ottobre. Un lavoro dallo straordinario dinamismo che mette accanto il vecchio e il nuovo, la frenesia e la calma, ciò che è distante e ciò che è vicino, rivelando la natura sfaccettata di un enorme paese. -
511 paremat fotot Marsist
511 Best Photos of MarsEstonia 1968 14'
Regia: Andres Sööt
Gli anni Sessanta a Tallinn. Il poema allegorico di Sööt sulla vita nei caffè della capitale estone mette in relazione paragrafi da testi scientifici sull’astronomia, la musica dei Beatles, la poesia di Artur Alliksaar e lo sguardo su una quotidianità vissuta fra tazze di caffè, sigarette e occhiate indocili nell’universo letargico di quei locali pubblici. Opera fondamentale, esempio perfetto, a distanza di quarant’anni, di un cinema che racconta il reale iniettando in esso elementi di soggettività e contaminazione. -
Antigravicija
AntigravitationLituania 1995 20'
Regia: Audrius Stonys
Un villaggio isolato nella campagna lituana. Nella sua casa, una vecchia recita un’antica filastrocca; poi si arrampica su una lunga scala che la porta fino sul tetto della chiesa. Attraverso i suoi occhi vediamo il paesaggio dall’alto, immenso, che muta con il mutare delle stagioni. Come appare il mondo da un punto di osservazione così alto? -
Apolinaras
Lituania 1973 10'
Regia: Henrikas Šablevičius
Il Nord della Lituania custodisce alcune delle più belle riserve naturali d’Europa, ricche di foreste, di spiagge e di monumentali dune di sabbia. Accedervi significa sottostare a un rigido regolamento comportamentale. Il film documenta, con uno sguardo non privo di humor, l’attività di due zelanti custodi dell’ordine pubblico nel compimento irreprensibile delle loro mansioni. -
Atverti duris ateinančiam
Open the Door to Him Who ComesLituania 1989 10'
Regia: Audrius Stonys
Il cineasta incontra un prete che si mostra pieno di fiducia nel prossimo, nonostante i tempi duri di povertà e indifferenza. Il film è completamente improntato sull’osservazione delle cose e delle persone, sull’ascolto dei suoni che creano una dimensione di straordinaria profondità. Il racconto di padre Stanislovas si aggiunge ai molti ritratti che attraversano il cinema di Stonys e che restano impressi nella memoria. -
Balss
VoiceLettonia 1986 17'
Regia: Augusts Sukuts
Un uomo presta la sua voce ai cinegiornali del periodo sovietico, commentando e spiegando i benefici del socialismo reale, per gran parte della sua vita. È una bella voce, rassicurante, riconoscibile fra mille altre. Anni dopo, colpito da un ictus che lo costringe al silenzio, impara nuovamente a parlare. Ma intorno a lui il mondo è cambiato. Una riflessione sulla manipolazione di uno sguardo documentario. -
Baltais zvaniņs
The White BellsLettonia 1961 20'
Regia: Lettonia
Una bambina attraversa una città, spinta dal desiderio di un piccolo mazzo di fiori. Messo in scena come un’opera di finzione, The White Bells documenta vivacemente il fermento e i veloci cambiamenti di Riga negli anni Sessanta, mostrando con pudore l’affaccendarsi quotidiano dei suoi abitanti. Uno dei migliori documentari lettoni, un eccellente esempio di cinema di poesia. -
Baltijos kelias
Baltic WayLituania 1990 10'
Regia: Audrius Stonys, Arūnas Matelis
L’impero sovietico si sgretola. Nascono le nuove Repubbliche Baltiche. Il film nasce durante i giorni di grande euforia politica che videro il raggiungimento dell’indipendenza da parte della Lituania. L’idea era di catturare con la macchina da presa il primo respiro di libertà del paese: negli spazi, nei corpi, negli sguardi in preda all’esaltazione della libertà. -
Brali kokari
Brothers KokariLettonia 1978 20'
Regia: Juris Podnieks
Due gemelli, direttori d’orchestra, uomini straordinari e grandi amanti del canto corale si alternano davanti alla macchina da presa, con un effetto di sdoppiamento che incuriosisce e diverte. Grazie alla loro energia creativa e ad un’eccezionale vitalità, si guadagnano una forte reputazione tra i cantanti, giovani e vecchi; fino a giungere alla prova suprema, la direzione di un coro di decine di migliaia di persone. -
Celtne
ConstructionLettonia 1962 10'
Regia: Uldis Brauns
Un film sulla costruzione della fabbrica di fibre sintetiche Daugavpils. Girato con uno stile improvvisato, usando interviste rilasciate dagli operai, Construction mette in evidenza l’importanza dei lavoratori nel creare la società e la nazione del futuro, osservando che le «persone» sono più importanti degli edifici. La voce poetica di commento va considerata come una cifra estetica del tempo. -
Darbnīca laukos
Workshop in the CountrysideLettonia 2002 18'
Regia: Olafs Okonovs
I pittori Inta Celmina e Evards Grube aquistano una casa, battezzata Mikeleni, nel lontano distretto di Vidzeme. Allestendola come studio estivo, vi trascorrono ogni anno molto tempo compiendo spedizioni per recuperare in giro vecchi arredi tradizionali, letti, orologi e diverse varietà di stoffe tessute a mano. La casa stimola i due artisti a trovare nuovi colori e nuovi soggetti per le loro opere. -
Desmit minuciu pries Ikaro skrydi
Ten Minutes Before the Flight of IcarusLituania 1990 10'
Regia: Arunas Matelis
Come nel film Sasha di Romas Lileikis, si parla di Uzupis, quartiere della capitale lituana già noto come «la Montmartre di Vilnius». Il film raffigura l’atmosfera di declino di quella zona della città e rivela in anticipo qualcosa che sta per accadere. Forse, un nuovo volo di Icaro. -
Dolgyy Den
The Long DayLettonia 1981 20'
Regia: Jevgēņijs Paškēvičs
Nel mostrare le vite quotidiane di tre fabbri di campagna, il regista ritrae una sorta di immagine universale dell’uomo. Fondere e plasmare i metalli è un’arte antica e difficile, ma non sempre appariscente e alla moda. Seguire tre artigiani al lavoro, ci riconduce ai tempi antichi, quando questo lavoro era trasmesso, come un mistero, da una generazione all’altra. -
Elav Jõud
A Living ForceEstonia 2003
Regia: 58
La lotta di tre uomini, molto differenti fra loro, nelle loro prospettive di vita. Georg è l’immagine del perdente, Peeter è l’intellettuale, mentre Arto è uno yuppie. Tutti e tre vivono in una società costruita sul successo e sul potere che loro affrontano e considerano in modo molto diverso. Un film sul lavoro, sull’indolenza, sul coraggio, sulla dignità e sulla disperazione degli esseri umani colti nelle loro reciproche differenze. -
Eldoraado
Estonia 1971 20'
Regia: Ülo Tambek
Uno sguardo solenne e desolato su una piccola città la cui vita, economica e sociale, ruota interamente attorno alla sua miniera. Costruito sui dettagli dei volti e delle mani, questo è il film che potrebbe avere facilmente ispirato Nick Broomfield mentre stava girando Ghosts. -
Flashback
Lettonia 2002 105'
Regia: Herz Frank
Arrivato ad un momento cruciale della propria vita, il regista Herz Frank compie un’improvvisa virata verso il proprio passato, alla ricerca delle ragioni dell’esistenza. Il viaggio retrospettivo incrocia personaggi incontrati nel corso della sua attività professionale, ma anche momenti intimi, affrontati con coraggio e dolore. Composto per gran parte da inquadrature estratte dagli altri suoi film, Flashback è un documento unico, che rivela una personale percezione del mondo. -
Gravitācija
GravitationLettonia 1993 10'
Regia: Dainis Kļava
Partendo dal concetto di «gravitazione» (forza di attrazione dei corpi celesti, applicata metaforicamente a persone o a sistemi sociali), il film compie una riflessione poetica e surreale sul «mondo nuovo» così come esso si configura dopo la fine dell’URSS e della contrapposizione fra realtà socialista e economia di mercato. Un’opera unica, segnata da una musica incalzante e da un montaggio alla Dziga Vertov. -
Griuvėsių apaštalas
Apostle of RuinsLituania 1993 18'
Regia: Audrius Stonys
Georgian Alexander Oboladze trascorre tutto il suo tempo per le vie strette di Vilnius a cercare cose che altri hanno buttato via. La sua vita non cambia con il cambiare delle stagioni. Neppure la neve lo allontana da questa sua occupazione. Apostle of Ruins racconta la sua vita e parla del suo modo di vedere il mondo; e di affrontare questa sua strana vita randagia. -
Gyveno senelis ir bobute
Grandmother and GrandfatherLituania 2007 30'
Regia: Giedre Beinoriute
Un documentario che usa la tecnica dell’animazione per raccontare la vita dei nonni del regista che furono esiliati in Siberia dai sovietici nel 1948. Attraverso il punto di vista infantile di una bambina, quel duro periodo della storia Lituana è narrato in modo personale, come una fiaba. -
Hobuse Aasta
The Year of the HorseEstonia 1991 49'
Regia: Andres Sööt
Una rappresentazione clinica dei grandi avvenimenti accaduti in Estonia nel 1990. L’Unione Sovietica è appena crollata e la nuova repubblica estone sta lottando con una massa di questioni legali, morali e sociali. Non è facile raggiungere l’indipendenza, e la camera di Sööt segue cittadini estoni attraverso diverse situazioni, dove il suo occhio spalancato crede in qualcosa di più grande e necessario per far fronte alle difficoltà finanziarie e al caos ideologico. -
Homeland
Lettonia 1990 72'
Regia: Juris Podnieks
Il canto corale è il fenomeno culturale più rilevante delle Repubbliche Baltiche, l’unico forse che si ritrova inalterato in Lituania, Lettonia ed Estonia. Per anni, durante l’occupazione sovietica, esso è stato il segno dell’identità nazionale e della ribellione contro l’oppressore. Unendo immagini distanti nel tempo di grandi concerti polifonici, il film si configura come un omaggio a tutti coloro che si sono battuti per l’autodeterminazione politica dei popoli baltici. -
Iliuzijos
IllusionsLituania 1993 19'
Regia: Diana Matuzevičienė, Kornelijus Matuzevičius
Un ritratto poetico della vita, pubblica e privata, dello scrittore ebreo lituano Jokūbas Josadė ormai in età avanzata. “La mia patria è qui dentro. Una scatola chiusa che nessuno può aprire nè scalfire”, dice dal suo studio pieno di libri, raccontando i drammatici eventi che hanno scalfito la sua vita. Un destino che riflette quello della cultura ebraica lituana, ormai scomparsa.
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Imants Ziedonis. Portrets locījumos
Imants Ziedonis. A Portrait in CasesLettonia 1979 20'
Regia: Laima Žurgina
Seguendo le lettere dell’alfabeto, uno dei poeti più amati della Lettonia, autore, insieme al regista, della sceneggiatura del film, traccia il ritratto del suo mondo, dalla famiglia agli amici, alla donna amata. L’artista rivela la sua personalità attraverso le immagini e i versi che le accompagnano, segnati dalla natura, dalla Storia, dalla memoria. -
In paradisum
Estonia 1993 53'
Regia: Sulev Keedus
La vita della prigioniera Pille, moglie di Andreas, pluriomicida. Filmato con lo stile del cinéma vérité, è un raro sguardo all’interno delle prigioni estoni e, al tempo stesso, la personale testimonianza di una donna che tollerava la violenza disumana cui la sottoponeva il marito. -
Is dar nebaigtu Jeruzales pasaku
From Unfinished Tales of JerusalemLituania 1996 26'
Regia: Arūnas Matelis
Strani uomini in uniforme arrivano in un villaggio lituano mezzo allagato. Sono lavoratori, che si dirigono verso la loro fabbrica. Personaggi ancora più bizzarri stanno seguendo Cristo, scortato dai suoi soldati. Sono uomini vestiti da angeli che ricordano la tradizione di antiche cerimonie. -
Iš elfų gyvenimo
From the Life of ElvesLituania 1996 25'
Regia: Janina Lapinskaitė
Leonora Čepulienė ha 78 anni. Vive con i figli nani di suo marito, che lei continua ad accudire anche dopo la morte dell’uomo. Grazie al suo aiuto, quei bambini sono ormai diventati adulti. Il film segue dolcemente il racconto dei suoi protagonisti, si sofferma sui loro volti, osserva i gesti, gli sguardi, gli attimi di imbarazzo, le scene di vita quotidiana. -
Jaanipäev
Estonia 1978 62'
Regia: Andres Sööt
La storia delle celebrazioni culturali in una notte di mezza estate in un quartiere di Tallinn. Ubriachi, bambini, uomini, donne, commercianti, ufficiali statali, casalinghe, stranieri… ognuno è osservato e rappresentato con un occhio pieno di compassione e incanto per le manifestazioni e i comportamenti dell’essere umano. Istanti, dal centro e dai bordi, di una sinfonia urbana dolce e nervosa. Ritratto di avvenimenti ordinari che assumono un’intima epicità. -
Jonathan Austraaliast
Jonathan from AustraliaEstonia 2007 89'
Regia: Sulev Keedus
Un porto è stato costruito nell’isola di Saaremaa. Fuochi d’artificio e saluti annunciano l’arrivo della nave da crociera Lili Marleen. Rituali di matrimonio sono rappresentati per i turisti a Mustjala, il distretto più vicino alla stazione marina. Jüri, Eti, Leo, Feliks e Toomas sono diventati europei. La leggenda della nave bianca che trasporta tutti nella terra dei sogni diventa realtà? -
Jõulud Leninita
Christmas without LeninEstonia 1994 58'
Regia: Andres Sööt
La statua di Lenin è stata smontata dal suo piedistallo nella città di Narva per essere ricollocata in un posto anonimo e isolato. Questo evento causa nella popolazione differenti reazioni. La gente di Narva segue e vive la dismissione del monumento come un simbolo del cambiamento di potere in atto e reagisce di conseguenza. E tali violente reazioni nascondono la paura e l’insicurezza: cosa accadrà la prossima volta? -
Kihnu naine
Kihnu WomanEstonia 1973 50'
Regia: Mark Soosaar
Un film sulle donne che vivono nella piccola comunità dell’isola di Kihnu in Estonia. La loro vita e le loro attività nel corso delle stagioni. La nascita di un bambino. Il lavoro ai telai, nei campi, accompagnando gli animali in città. E la vita delle altre persone di quella comunità, fra rituali sulla spiaggia, innamoramenti e matrimoni, giochi fra le rocce e istanti di vita scolastica… -
Kohloosis Uus elu
In the Collective Farm “New Life”Estonia 1951 9'
Regia: Vladimir Parvel
Cinegiornale di propaganda sovietica su quello che era noto come uno dei kolkhoz più attivi in Estonia dal nome indicativo di New Life. Il film si immerge in tutti i territori della propaganda familiare, si sofferma sulle nuove scoperte scientifiche che supportano il progresso agricolo e non trascura di descrivere i momenti importanti e esaltanti della costruzione delle nuove case, dove andranno ad abitare i nuovi «ospiti» del kolkhoz. -
Krasts
The CoastLettonia 1963 22'
Regia: Aivars Freimanis
La vita dei pescatori, in un paesino della costa lettone. Per secoli gli «abitanti del mare» sono usciti su barche di legno, usando solo la forza delle proprie braccia. Negli anni Sessanta, una nuova era della tecnica irrompe in questo placido stile di vita. L’autore documenta con delicatezza e discrezione i cambiamenti in atto, seguendo il punto di vista della semplice gente del luogo. -
Kuldīgas freskas
The Frescoes of KuldigaLettonia 1966 50'
Regia: Aivars Freimanis
Fiumi e cascate, principi e principesse, spose e jazzisti, neomamme e signore dai capelli bianchi, nel sole di un’estate spensierata degli anni Sessanta: composto da piccole storie che si configurano come affreschi cinematografici, il film mostra gli aspetti essenziali dell’esistenza umana, ma anche l’insolito ambiente del piccolo paese di Kuldīga, filmando il tutto nei toni caldi e raffinati propri del documentario poetico. -
Leiputrija
DreamlandLettonia/Germania 2004 35'
Regia: Laila Pakalnina
Ci sono posti di cui non vogliamo sapere nulla, come le discariche. Dal punto di vista umano si tratta di un luogo orrendo, un deserto maleodorante di immondizia. Ma si tratta di un deserto che brulica di vita: se lo si guarda attentamente si scopre una stupefacente quantità di insetti, rettili, uccelli e animali di vario tipo, tutti intrecciati in una stretta relazione vita-morte. -
Lengvas raganavimas
Mild WitchcraftLituania 2004 25'
Regia: Inesa Kurklietytė
Dalla Crimea alla California la levatrice spirituale lituana Jurga Švedienė ha aiutato quasi quattrocentocinquanta neonati a venire al mondo attraverso l’acqua. La regista posa lo sguardo sulle donne che scelgono il modo «selvaggio» di partorire, interrogandosi sul trauma della nascita ma anche sul fatto che ogni parto è di fatto l’inizio di un viaggio attraverso le meraviglie di questo mondo. -
Levitācija
LevitationLettonia 1991 10'
Regia: Dainis Kļava
Fino agli inizi degli anni ’90 in Lettonia si continuò a produrre un cinegiornale, composto di brevi servizi documentari, destinati a passare in televisione o nelle sale, prima dei film. Girato con uno stile da avanguardia, Levitation, uno degli ultimi esempi di queste «cronache», mostra gli abitanti di Riga subito dopo l’indipendenza, le loro speranze per il futuro e la loro esaltazione: viaggiano in tram, ma sognano di volare. -
Meie Artur
Our ArthurEstonia 1968 55'
Regia: Grigori Kromanov
Ritratto biografico di uno dei cantanti estoni più leggendari, Artur Rinne. Uomo dalle mille contraddizioni, Rinne fu confinato in un campo di prigionia sovietico in Siberia e, al suo ritorno, ottenne fama e enorme popolarità fra la gente proprio grazie alle sue doti canore. Uno sguardo sincero e partecipato sul mondo di un artista che si confronta con se stesso, la sua gente e il suo paese. -
Miss Saaremaa
Estonia 1989 50'
Regia: Mark Soosaar
Ritratto di Ljuba Hermann, che nel 1931 vinse il titolo di Miss Saaremaa, la più grande isola dell’Estonia. Ora anziana, la donna, nella sua casa di campagna, ricorda gli episodi fondamentali della sua vita in questo film che è anche il ritratto, in sintesi, della storia dell’Estonia nel corso del ventesimo secolo, rievocata attraverso gli occhi di un personaggio così vivido, le cui parole colpiscono nel segno anche quando lei è nel crepuscolo della sua vita. -
Mūžs
A LifeLettonia 1972 20'
Regia: Herz Frank
Durante la collettivizzazione forzata e le deportazioni in Siberia, avvenute tra il 1945 e il 1953, Edgars Kauliņš, direttore di un kolkhoz, mise in salvo molti contadini impegnandoli nella costruzione della fattoria modello. Tracciandone il ritratto, il film si discosta da altri documentari del tempo per un più profondo senso del cambiamento storico e per l’abilità nel leggere le emozioni sul volto dei personaggi. -
Naivie
The NaïvistsLettonia 1992 50'
Regia: Dainis Kļava
Un vecchio pittore racconta i modi e i tempi della sua pittura: i luoghi, i corpi, le fantasticherie prendono vita prima davanti alla macchina da presa e poi sulla tela. Sono immagini meravigliose, coloratissime e dal gusto quasi infantile: i critici le chiamano «naif», ma esse trasmettono a chi le guarda una grande emozione nei confronti della vita. -
Neregiu zemé
Earth of BlindLituania 1992 24'
Regia: Audrius Stonys
Il film scaturisce da almeno tre idee legate tra loro in un modo irrazionale. La storia di una mucca condotta al macello, la descrizione di semplici piaceri, come salire in cima ad una collina e scendere su una carriola sgangherata, e il ritratto di alcuni ciechi. I grandi occhi delle mucche si sovrappongono agli occhi opachi delle persone non vedenti. -
Olen valmis, ma lahen
I’m Ready I’m GoingEstonia 1967 27'
Regia: Semjon Shkolnikov
Un film su un uomo chiamato Boris Vilde. Un uomo che, fra le altre cose, portò la parola “resistenza” dal linguaggio francese a quello estone. Vilde era un combattente e un idealista, ma il ritratto costruito da Semjon Shkolnikov svela nuove sfaccettature e strane analogie, con sguardo rapido e allusivo. -
Olu Kundze
Egg LadyLettonia 2000 30'
Regia: Una Celma
Ogni giorno Aina rompe a mano ventimila uova per un’industria pasticcera lettone. Ad un osservatore esterno il lavoro appare senza senso, dato che la maggior parte delle aziende si può permettere di affidare il compito ad una macchina. Ma Aina con il suo lavoro si sente realizzata. Il ritratto di una vita, fra sogni, illusioni e tristezze; mentre il tempo passa e un’epoca inesorabilmente finisce. -
Pärnography - Mees animatsoonist
Pärnography - The Man from AnimazoneEstonia 2005 52'
Regia: Hardi Volmer
Un omaggio alla tradizione del cinema d’animazione in Estonia che concentra in particolar modo l’attenzione su Priit Pärn, nato nel 1946 e regista di film d’animazione che hanno ricevuto elogi e premi a livello internazionale. I suoi lavori sono totalmente grotteschi, assurdi e divertenti, pieni di allusioni, venati di una sottile critica sociale. -
Pasts
The MailLettonia 1995 20'
Regia: Laila Pakalnina
Il giorno incomincia quando arriva la posta. È una consuetudine. Il film pone lo sguardo sulle azioni abituali della vita quotidiana: inizia con l’arrivo del furgone e continua con lo smistamento della corrispondenza, che verrà poi consegnata casa per casa. “Se esiste qualcosa di predefinito nella vita, questo è la consegna della posta” (L. P.) -
Pavasaris
SpringLituania 1997 20'
Regia: Valdas Navasaitis
Arriva la primavera nelle terre del Nord. La neve si scioglie e la pioggia arriva. L’acqua inonda i campi e le strade. Gli uomini e gli animali si muovono in barca. Il film è il ritratto di un vecchio contadino ripreso nelle sue occupazioni quotidiane in un’area completamente allagata. La situazione è catastrofica, ma per l’uomo è solo l’ennesima alluvione della sua vita. -
Pelesos milzinai
Giants of PelesaLituania 1989 10'
Regia: Arūnas Matelis
Il film, lavoro di diploma del regista, ritrae la vita quotidiana a Pelesa, un villaggio lituano nel territorio della Bielorussia. Fra i vari personaggi che vi abitano, Matelis si sofferma su Marija Kruopine, che ha fama di persona «illuminata». “I film non sono semplicemente un lavoro per me. Aprendomi di fronte a loro io ne divento parte e questo atteggiamento è il modo migliore per conoscerli e per conoscere me stesso”. (A.M.)
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Piejūra
Sea of AttractionsLettonia 2005 26'
Regia: Dainis Kļava
La spiaggia è una terra di nessuno, a metà fra il mare e la terra. Essa esercita tuttavia un’attrazione quasi magnetica sulle persone e, grazie al suo strano fascino, diventa il terreno per ogni sorta di «divertimento». Dietro allo sguardo documentario, apparentemente freddo di Dainis Klava, si nasconde un umorismo surreale che commenta con un sorriso le vicende degli esseri umani. -
Pirmasis atsisveikinimas su rojum
The First Farewell to ParadiseLituania 1998 15'
Regia: Arūnas Matelis
Un "bohémien" siede in un luogo indefinito, sul ciglio di una strada bevendo, cantando e imprecando. Da lontano si sente il rumore di un treno che passa. Su un terrazzo assolato, un altro uomo è seduto al suo tavolo. Il film, che ci appare come uno studio sulla profondità del suono, si pone il compito di comunicare la stupidità e la bellezza della vita quotidiana.
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Postscriptum
Lettonia 1988 30'
Regia: Juris Podnieks
Presentato abitualmente insieme al film Homeland, che celebra con fierezza la resistenza nazionale, Postscriptum immortala i tragici fatti accaduti a Vilnius e a Riga nel gennaio del 1991, quando le truppe sovietiche intervennero duramente contro le dichiarazioni di indipendenza, uccidendo due cameraman, Andris Slapiņš e Gvido Zvaigzne, che riprendevano gli avvenimenti. -
Praejusios dienos atminimui
In Memory of the Day Passed ByLituania 1990 40'
Regia: Šarūnas Bartas
Il film è il diario di un giorno che si consuma, ma che sembra non avere mai fine. Al mattino le strade si animano di presenze, di passanti e di auto, con i loro rumori accentuati ed esaltati. Tali suoni accompagnano il cammino frettoloso di una donna e del suo bambino attraverso una strada polverosa, mentre lo sguardo di Bartas si concede diversi punti di osservazione. -
Pramis
The FerryLettonia 1994 16'
Regia: Laila Pakalnina
Un battello attraversa il fiume. L’attività è intensa per la barca che porta la gente da una riva all’altra, da un paese all’altro, senza interrompersi nonostante l’alternanza delle stagioni. Breve ritratto di Piedruja-Druja, al confine tra Lettonia e Bielorussia, durante i primi anni Novanta, quando l’Unione Sovietica si sgretolò e la Lettonia conquistò l’indipendenza. -
Prieš parskrendant į Žemę
Before Flying Back to the EarthLituania 2005 52'
Regia: Arūnas Matelis
Il film racconta la vita di alcuni bambini malati di leucemia, ricoverati al Vilnius Pediatric Hospital là dove la figlia del regista ha lottato contro la sua malattia pochi mesi prima dell’inizio delle riprese. Concepito come un documentario poetico sulla resistenza dello spirito umano, esso segue il dolore e la speranza, sullo sfondo di un mondo indifferente. -
Rudens sniegas
Autumn SnowLituania 1992 16'
Regia: Valdas Navasaitis
L’arrivo della prima neve autunnale coincide con gli ultimi istanti dell’esistenza di un uomo sulla terra. Navasaitis è un cineasta del silenzio. La sua macchina da presa non allude, né sottolinea. Come un testimone muto coglie la vita che si manifesta davanti al suo sguardo. E ce la consegna come una poesia dell’anima. -
Sākums
BeginningLettonia 1961 10'
Regia: Uldis Brauns
Il film documenta la prima fase della costruzione di una diga sul fiume Daugava. Diversi frammenti del processo di lavoro sono montati con precisione fino a creare una sorta di poetica del lavoro che, nel segno dell’ottimismo sovietico, celebra la grandezza dell’uomo e la costruzione di un nuovo mondo dove ogni lavoratore occuperà un posto importante. -
Saša
SashaLituania 2006 42'
Regia: Romas Lileikis
I dolorosi, drammatici anni dei cambiamenti a Užupis, un piccolo angolo di Vilnius già famoso in tutto il mondo come «L’ultimo bastione del Romanticismo». Il film descrive la lenta scomparsa di un quartiere amato da poeti, artisti e fotografi, mostrando la sorte ormai segnata delle vecchie case e quella trionfante delle nuove moderne abitazioni. -
Sekmadienis. Evangelica pagal liftininka Alberta
Sunday Gospel According to the Lift-man AlbertasLituania 2003 18'
Regia: Arūnas Matelis
L’operatore di ascensori Albertas se ne sta tutto il giorno ad aspettare che qualcuno chiami l’ascensore. È un’attesa che trascende il suo senso comune e si carica di simbolico, diventando un segno che qualcuno ha bisogno di lui. Il film, venato di umorismo surreale, è una versione documentaria di Aspettando Godot di Samuel Beckett. -
Sekotāji
The FollowersLettonia 1988 10'
Regia: Andis Miziss
Che cosa spinge migliaia di persone a rompere i ponti con il passato e ad avventurarsi nella selvaggia taiga siberiana sulle orme di Visarion, un ex-agente della polizia sovietica che si è proclamato il nuovo Gesù? Il film cerca di rispondere a questa domanda, mostrando la costruzione della Nuova Gerusalemme, un insediamento «destinato» a diventare la culla della nuova civiltà dopo l’apocalisse ormai imminente. -
Senis ir žemė
Old Man and the SoilLituania 1965 18'
Regia: Robertas Verba
Il film è il ritratto poetico di un agricoltore che vive secondo natura. I Trimonis, che da sempre abitano in campagna, raccontano i momenti salienti della loro esistenza, spiegando i sacrifici compiuti per l’educazione dei figli. Alla fine del film lo sguardo della macchina da presa si posa sulla lapide della moglie, mancata durante le riprese del film. -
Šičionykštė
A LocalLituania 2001 26'
Regia: Diana Matuzevičienė, Kornelijus Matuzevičius
È il ritratto di una donna che si racconta attraverso le sue parole, ma soprattutto attraverso i suoi silenzi. La sua vita passa davanti ai nostri occhi: dalla deportazione in Siberia, che ha prodotto lo sradicamento dalle sue origini, alle sofferenze subite nei campi di lavoro. Ora, tornata nel luogo dove ha deciso di vivere, è decisa a difendere la sua scelta e il suo diritto alla felicità. -
Šimtamečių godos
Thoughts of One Hundred Years OldLituania 1969 17'
Regia: Robertas Verba
Uomini e donne che hanno raggiunto i cent’anni ricordano alcuni momenti delle loro lunghe vite. Il racconto è spesso intriso di sofferenza e di rimpianto, ma non mancano i momenti di gioia e di meraviglia. Tutti parlano e ascoltano, ma quasi nessuno sa risalire alla propria vera età. -
Skersiela
Crossroad StreetLettonia 1988 85'
Regia: Ivars Seleckis
Lettonia, 1988. La macchina da presa registra la vita quotidiana di una piccola comunità di un sobborgo di Riga, quando la lotta per l’indipendenza era appena cominciata. I destini e i pensieri della gente comune, che abita in quella strada, costituiscono il ritratto di una specie di società modello, rivelando l’etica e la politica di un sistema giunto ormai alla sua fine. -
Skrajojimai melynam lauke
Flying over the Blue FieldLituania 1996 20'
Regia: Audrius Stonys
Un uomo se ne sta da solo su un aereo costruito in casa e si mantiene in equilibrio sul limite tra la morte e la vita. Durante il volo si scorgono paesaggi immensi e strade quasi deserte. Tutt’intorno è silenzio e attesa. Un film sulla solitudine nel cielo infinito. Fra poesia, silenzio e meditazione. -
Skrydis per lietuva arba 510 sekundziu tylos
Flight over Lithuania or 510 Seconds of SilenceLituania 2000 8'
Regia: Audrius Stonys, Arunas Matelis
Il documentario in forma di poesia ci porta sulle cime degli alberi, sui tetti delle case e sui paesaggi della Lituania, comprese le dune di Nida e la bellissima città vecchia di Vilnius. Come si possono fondere insieme in un film, sonoro e immagini? Matelis e Stonys riescono a descrivere il vento attraverso immagini intrise di tempo e di movimento. -
Starshe na 10 minut
10 Minutes OlderLettonia 1978 10'
Regia: Herz Frank
Nel 1978, in occasione di un sopralluogo nelle strade di Riga alla ricerca di immagini per un cinegiornale, Herz Frank e il suo operatore Andris Slapiņš si imbattono in un gruppo di bambini raccolti davanti a un teatro di marionette. Lo sguardo di cineasta e operatore si incrocia con lo sguardo di quei primi spettatori e lo immortala per sempre. In 10 minuti, la prima educazione sentimentale della vita. -
Strādnieks
WorkerLettonia 1963 11'
Regia: Uldis Brauns
Nello stile tipico del documentario poetico dei primi anni Sessanta, il film è un inno ai lavoratori che parteciparono alla ricostruzione industriale nel dopoguerra. Realizzato grazie a diverse fonti di materiali visivi, al suono in presa diretta, alla musica, ai movimenti di camera e ai diversi angoli di ripresa il film è ormai un classico del cinema documentario lettone. -
Strēlnieku zvaigznājs
Constellation of RiflemenLettonia 1982 52'
Regia: Juris Podnieks
Il film racconta l’incredibile avventura dei fucilieri lettoni, che cominciarono a battersi per la libertà del loro Paese durante la prima guerra mondiale. Le storie emozionanti dei pochi sopravissuti ci riportano agli inizi del XX° secolo, quando quei fucilieri aderirono alla Rivoluzione d’Ottobre e diventarono la guardia personale di Lenin, inconsapevoli del drammatico destino che li attendeva. -
Tallin enne ja nuud
Tallin Here and NowEstonia 1939 8'
Regia: Konstantin Marska
Un vecchio cinegiornale racconta, con uno stile propagandistico e poetico, la storia del progresso nella capitale dell’Estonia, Tallinn. Il film si concentra sul montaggio parallelo fra le strade del vecchio ghetto di Tallinn e le strade moderne dopo il rinnovamento.
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Tarps
The WormLettonia 1979 71'
Regia: Andis Miziss
Dopo il crollo del socialismo, Karlis e Inese si sono ritrovati in fondo alla scala sociale. Abitano nel capanno di un orto abusivo ai margini della città e sopravvivono grazie a un unico sussidio e agli avanzi degli altri. Dopo quindici anni di convivenza, essi aspettano il loro primo bambino. Ma la vita ancora una volta non sarà tenera con loro. Uno straziante dramma documentario. -
Tas, kurio nėra
CountdownLituania 2004 45'
Regia: Audrius Stonys
Ritratto del regista cinematografico e teatrale, nonché attore, Augustinas Baltrušaitis, caduto nella totale dimenticanza e ormai relegato ai margini della società, in seguito a specifiche circostanze del destino e della politica, Countdown è un film sui limiti della memoria, sugli effetti dell’implacabile scorrere del tempo e sulla speranza, più forte del tempo. -
Teodors
TheodoreLettonia 2006 29'
Regia: Laila Pakalnina
Nella campagna lettone vive un uomo anziano e solitario. Ogni giorno, con il bel tempo o con la pioggia, egli percorre in bicicletta i sette chilometri che separano la sua casa dal centro del villaggio per sedersi alla fermata. Quando arriva la sera, risale in bicicletta e torna a casa. In un racconto minimale, Pakalnina descrive l’immagine di un paese e di un’epoca: tra malinconia e humor. -
Troleibusų miestas
Trolley’s TownLituania 2002 27'
Regia: Giedre Beinoriute
Un ironico documentario racconta il quotidiano degli ispettori dei trasporti pubblici: ogni giorno, tutte le volte che scoprono qualcuno senza biglietto, essi devono far fronte alle stesse lamentele e alle discussioni che ne nascono, trascinandosi per alcuni minuti. Un ritratto realistico e profondo dei problemi sociali ed esistenziali di uomini e donne, colti nella loro vita di tutti i giorni. -
Ūkų ūkai
Uku UkaiLituania 2006 30'
Regia: Audrius Stonys
Uku Ukai non è un film da raccontare, ma da vivere, come una meditazione sul tempo e sullo spazio, sul paesaggio e sul movimento. Uku Ukai non chiede allo spettatore di essere compreso ma di entrare in sintonia con le immagini e con i suoni. Uku Ukai è ginnastica per lo spirito: i corpi corrono, ansimano, si affaccendano senza bisogno di raggiungere niente. Le immagini scorrono, i suoni rimbalzano; ma sono gli spettatori il vero film.
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Uostas
HarbourLituania 1998 10'
Regia: Audrius Stonys
Una casa di cure termali rivela strani riti ancestrali. Le persone che la frequentano si sottopongono volontariamente a una sorta di tortura, buttandosi nel fango, nei vapori bollenti, nell’acqua gelida. “Durante le riprese di Flying Over the the Blue Field vivevamo nella casa di cura. Guardavo le procedure dei trattamenti e mi stupivo: le persone giravano nude come erano nate, senza nessun segno di distinzione sociale.” (A.S.)
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Už Slenksčio
Behind The ThresholdLituania 1995 27'
Regia: Diana Matuzevičienė, Kornelijus Matuzevičius
Damutė Gaižauskienė suona le campane. È un lavoro fisico molto duro, ma è anche una forma di meditazione. Il film sembra seguire il sottile filo del destino: la Siberia è lontana nel tempo e nello spazio, ma tutto è iniziato in quel luogo inospitale, dove Damutė è stata deportata e da dove è riuscita a tornare, portandosi dietro l’inquietudine della deportazione e il dolore di un’esperienza vissuta. -
Vai viegli but jaunam
Is It Easy to Be Young?Lettonia 1986 82'
Regia: Juris Podnieks
Il film parte da un fatto di cronaca: al ritorno da una gita un gruppo di giovani ha danneggiato un bene pubblico. Il processo che ne segue è l’occasione per un’indagine sulle nuove generazioni e sui problemi che esse si trovano ad affrontare. Questi non sono più generati dalla povertà, ma piuttosto dalla ricchezza di possibilità che la società offre loro. Alla fine l’eterna domanda, senza risposta: “Giovani e vecchi supereranno l’incomprensione che li separa?”. -
Varpas
The BellLituania 2007 56'
Regia: Audrius Stonys
Una campana giace da diversi secoli sul fondo del lago più cristallino della Lituania. Nel corso degli anni attorno ad essa sono nate delle leggende e diversi sono i racconti del modo in cui venne sommersa dalle acque. Ora una spedizione scientifica cerca di trovarla e tirarla fuori dai fondali del lago. Ma la campana potrebbe essere solo l’oggetto di una leggenda antica, l’eco lontana di una civiltà perduta. -
Vastutuulesaal
Headwind HallEstonia 2007 54'
Il celebre direttore d’orchestra estone Tõnu Kaljuste vuole costruire un’Opera House chiamata Nargen Opera sull’isola di Naissaar, fino a non molto tempo fa base militare sovietica, che non possiede una regolare linea di traghetti, è senza elettricità e ha un solo residente permanente. Contro ogni probabilità e l’opposizione del mondo finanziario, Kaljuste vuole istituire un centro culturale unico, dove si incontrano tradizione e modernità. Ma deve far fronte a difficoltà inattese, finendo per trovarsi in situazioni abbastanza assurde. -
Veļa
The LinenLettonia 1991 10'
Regia: Laila Pakalnina
Tutti i giorni un uomo consegna la biancheria in un ospedale pediatrico confrontandosi con la vita e con la morte. Ma possono coesistere ogni giorno vita e morte? “Volevo fare un film sulla vita, così ho avuto bisogno di mostrare la morte: per questo siamo andati in un ospedale per bambini” (L. P.) -
Venecijaus yvenimas ir cezario mirtis
Venecijus' Life and the Death of CezarLituania 2002 55'
Regia: Janina Lapinskaite
Venecijus, un uomo sul finire dei suoi quarant’anni, è abbandonato dalla moglie. Deve così affrontare una nuova situazione di vita che, per molti mesi, condivide con il silenzioso e dolce maiale Caesar, testimone del suo stato. Venecijus fa di tutto per tenere fede al suo motto: non impiccarti oggi, se puoi farlo domani. Forse domani non vorrai farlo più. -
Viena
AloneLituania 2001 35'
Regia: Audrius Stonys
Una bambina triste sta andando a fare visita a sua madre che si trova in carcere. La sua solitudine è immensa. Seduta sul sedile posteriore dell’auto, guarda in silenzio fuori dal finestrino mentre il paesaggio le passa davanti agli occhi. Il primo piano di quella bambina silenziosa è sufficiente a caricare la scena di emozione, attesa e timore.
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Žiniuonė
A SorceressLituania 1975 10'
Regia: Henrikas Šablevičius
È il ritratto di Eugenija Simkunaite, dottore in biologia, che negli anni ’50 e ’60 visitò molti villaggi allo scopo di studiare i segreti della medicina tradizionale. Incuriosito dal modo in cui possano coesistere in una persona il pensiero scientifico e l’attitudine alla vita della natura, il regista ce la presenta come una strega capace di antiche magie e di sorprendenti incantesimi.