Le Fils

UN FIGLIO

Belgio, Francia, 2002, 103'

Un falegname, che insegna in un centro di riabilitazione per giovani appena usciti dal carcere, si ritrova di fronte Francis, un ragazzino che per rubare un’autoradio tempo addietro ha accidentalmente ucciso suo figlio di cinque anni. Tra i due, un padre senza figlio e un figlio senza padre, nasce un rapporto di incontro/scontro che non avrà facili risoluzioni. Il film poteva essere una caccia e invece diventa espressione dell’interrogativo di chi cerca invano una risposta al Male. Ancora più estremo di Rosetta nell’uso di una camera a spalla che sia espressione della ricerca del falegname, il film si regge sulla dolorosa interpretazione di Gourmet (premiato a Cannes) che con il suo sguardo opaco, il prevalere del suo corpo e della sua nuca, restituisce l’impossibilità di svelare il mistero insito in ogni essere umano. Sospeso tra il credere o meno al pentimento del ragazzo, in bilico tra accettazione e perdono, il padre attraversa i grandi interrogativi filosofici, vestito nella figura cristologica del falegname e pronto a compiere una moderna via crucis nel finale. Il film più dostoevskiano dei due autori, in cui l’immagine diventa pura forma dell’interrogativo etico.

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Ora locale

  • Fuso orario: Europe/Helsinki
  • Data: 09 Nov 2022
  • Ora: 17:00

Sala

Cinema Stensen
Cinema Stensen - Viale Don Giovanni Minzoni, 25c, 50129 Firenze
Jean-Pierre e Luc Dardenne

Regista

Jean-Pierre e Luc Dardenne

Jean-Pierre e Luc Dardenne sono due registi, sceneggiatori e produttori belgi. Dopo gli studi di arte drammatica per Jean-Pierre e di filosofia per Luc, i due fratelli girano i loro primi lavori militanti, filmando le lotte sociali dei quartieri popolari belgi. Tra la fine degli anni ‘70 e inizio anni ‘80 fondano case di produzione cinematografiche e realizzano i primi film documentari, tra cui Lorsque le bateau de Léon M. descendit la Meuse pour la première fois (1979), Pour que la guerre s'achève, les murs devaient s'écrouter (1980), R... ne répond plus (1981), Leçons d'une université volante (1982) e Regard Jonathan/Jean Louvet, 231 (1983). Nel 1996 viene presentato alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes il loro terzo film di finzione, La Promesse, ma solo nel 1999 ottengono il riconoscimento internazionale con la loro prima Palma d'Oro al Festival di Cannes grazie al film Rosetta. Nel 2005 arriva la seconda Palma d’Oro con L'Enfant - Una storia d'amore e nel 2008 Il silenzio di Lorna, dedicato al tema dell'immigrazione clandestina e del matrimonio bianco, porta loro il premio per miglior sceneggiatura al Festival di Cannes. Tra i loro più recenti lavori, Il ragazzo con la bicicletta vince il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 2011, e Tori et Lokita, Premio speciale al Festival di Cannes 2022.

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