Nadia Breda è professoressa di Antropologia Culturale presso l'Università di Firenze, dove dal 2000 insegna Antropologia Ambientale e Antropologia Culturale. Ha studiato Antropologia presso l'Università di Venezia, presso l'EHESS (Parigi e Tolosa) e ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Etnoantropologiche presso l'Università "La Sapienza" di Roma. È stata visiting researcher presso il Laboratoire d'Anthropologie Sociale (LAS-Collège de France) a Parigi (a.a. 2018-2019) dove ha approfondito lo studio delle relazioni tra natura/cultura con l'antropologo Philippe Descola e i suoi colleghi. I suoi interessi riguardano la relazione natura/cultura, l'antropologia delle zone umide, le ontologie analogiste nel mondo occidentale, il Terzo paesaggio, la svolta ontologica. Ha svolto numerosi lavori etnografici sul campo in Italia e in Mongolia, con un focus sugli impatti del cambiamento climatico nella vita nomade. È coordinatrice per l'Università di Firenze dell'Accordo internazionale per la collaborazione culturale e scientifica con l' Università statale mongola di Arte e Cultura e  con IISNC-Unesco. Nel 2024 ha fondato presso l'Università di Firenze il Centro naMec (Asia, Nomadic Cultures, Mobility and Environment Study Center-Mongolian Culture Center).

Florian Carl è un organizzatore di comunità, scrittore e musicista dilettante che vive in Italia. Attualmente sta svolgendo un dottorato di ricerca in Sociologia presso la Scuola Normale Superiore, dove studia le relazioni tra le linee di resistenza contro la conquista europea e i movimenti ambientalisti occidentali contemporanei. In passato, Florian ha scritto per “Al Jazeera”, “Frame Contemporary Art Finland” e “UntoldMag”. È stato consulente di varie iniziative internazionali, come il People's Climate Case - un contenzioso contro l'Unione Europea per la tutela del clima e dei diritti umani. Negli ultimi anni, Florian ha lavorato a vario titolo anche per iniziative di Systemic Justice, del Club di Roma e del Nordic Philanthropy Summit 2023. Ha conseguito un Master in Economia politica internazionale presso il King's College di Londra e un Master in Antropologia visiva presso Goldsmiths. Come parte del Cloudberry Collective, sostiene l'azione anticoloniale e le iniziative decoloniali, soprattutto in Europa.

Stefano Dal Canto è laureato in Lingue e letterature straniere e attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Lingue, letterature e filologie euro-americane presso l'università di Pisa. È inoltre allievo del corso ordinario di Filologia, letteratura italiana e linguistica della Scuola Normale Superiore, dove si occupa di letterature comparate. In particolare, si dedica all'approfondimento della letteratura non speculativa e degli studi postcoloniali. Nel 2024 ha contribuito alla nascita della prima stagione di “In Relazione”, podcast degli allievi e delle allieve della Scuola Normale Superiore. È collaboratore per alcune riviste, come “Aliseo” e “Seconda Cronaca”.

Lydia Karazarifi è dottoranda in Scienze politiche e Sociologia presso la Scuola Normale Superiore. È membro del Centro COSMOS per gli studi sui movimenti sociali e del Collettivo Undisciplined Environments. La sua ricerca si muove all'interno dell'intersezione tra gli studi sui movimenti sociali e l'ecologia politica per quanto riguarda i movimenti per l'acqua e i processi di condivisione. La cura, i beni comuni e le relazioni tra ambiente e società sono alcuni interessi rilevanti del suo lavoro. Le sue ricerche precedenti riguardano la raccolta di storie orali e la ricerca etnografica nei movimenti sociali e nelle comunità, per costruire modi alternativi di vivere e coesistere al di là dell'Antropocene. 

Franca Midori Marquardt, è un'antropologa e regista tedesca, attualmente al secondo anno di dottorato presso la Scuola Normale di Firenze. Come ricercatrice attivista, si occupa di movimenti sociali ed espressioni di solidarietà per una vita buona per tutti. Cerca di combinare esperimenti visivi e ricerca per sostenere il cambiamento. 

Ismini Nikoleta Mathioudaki è un’avvocata per i diritti umani e dottoranda presso la Scuola Normale Superiore. Si è laureata in Scienze Politiche all’Università Panteion di Atene e in Giurisprudenza all’Università di Nanterre a Parigi. Ha ottenuto inoltre master in Diritto Internazionale Pubblico all’Università di Amsterdam. La sua ricerca attuale esplora come le tecnologie digitali di controllo delle frontiere influiscono sui diritti fondamentali, soprattutto attraverso pratiche di profilazione e l’uso improprio da parte delle autorità locali. Studia anche come la visualizzazione tecnologica delle navi in difficoltà possa attivare obblighi di ricerca e soccorso per gli Stati o FRONTEX. Ismini ha condotto ricerche approfondite in Grecia, in hotspot e zone di frontiera, con un focus sull’extraterritorializzazione della sorveglianza e il suo impatto sul diritto d’asilo e sul principio di non-refoulement. È anche membro dell’Ordine degli Avvocati di Atene.