
BONES
Ossos
Portogallo, Francia, Danimarca | 1997 | 94 min
Tre personaggi, due ragazze e un ragazzo, in un melodramma stilizzato ambientato nei sobborghi di Lisbona. Uno spazio indifferente, asettico, fatto di luoghi di passaggio: una casa vuota, strade anonime, mercati, autobus. Ciò che accade loro, ciò che ne sconvolge le vite sembra non trapelare dalle loro espressioni. Si muovono lentamente, senza tradire emozioni, quasi fossero non degli esseri umani, ma figure non ancora (o non più) umane. Le ossa che danno il titolo al film alludono, tra le altre cose, a un movimento di sottrazione, quasi di scarnificazione della narrazione come dell’espressione. Nel cinema di Pedro Costa prende sempre più forma un movimento duplice: da una parte la ricerca di un’essenzialità della narrazione, finanche dell’inquadratura; dall’altra una tendenza all’espansione tesa a raccontare non solo le vicissitudini dei personaggi ma anche il modo che li ingloba e ne determina la vita. (d.d.)