
FUGA
Belgio, Paesi Bassi, Francia | 2024 | 100 min | col.
Un ragazzo discende lungo il fiume su una barca. Il suo volto è triste. Accanto a lui una bara bianca. Il ragazzo sta accompagnando il corpo di una ragazza trans per darle sepoltura nel villaggio peruviano in cui è nata: questo viaggio di ritorno diventa occasione di incontri e di memorie. Lungo il tragitto alcune persone gli raccontano delle storie. Memorie di eventi tragici, legati alla guerra civile che, per due decenni, ha martoriato il paese. Memorie dei massacri perpetrati dalle milizie in conflitto verso coloro che vivevano liberamente la propria sessualità. Il film è un racconto collettivo sulla persecuzione omofoba nei confronti delle persone LGBTQ+ durante gli ultimi decenni del XX secolo. Un racconto che diventa narrazione filmica secondo uno stile che accompagna da tempo il lavoro di Bénédicte Liénard e Mary Jiménez nel quale, attraverso la forma della ‘finzione poetica’, esistenze empiriche assumono carattere universale, diventano cinema. (d.d.)