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Inaugurazione della mostra Sarah Maldoror: C’est pour vous que je parlerai

Martedì 4 novembre | The Recovery Plan, Via Santa Reparata 19R, Firenze | 17:30

Inaugurazione della mostra

Sarah Maldoror: C’est pour vous que je parlerai

a cura di  BHMF (Justin Randolph Thompson & Janine Gaëlle Dieudji)

04/11/2025 – 06/01/2026

Questa mostra a carattere di ricerca rende omaggio alla regista visionaria Sarah Maldoror attraverso la sua filmografia e che la legò al poeta e politico Aimé Césaire. Pioniera di un linguaggio cinematografico radicale, Maldoror ha dato forma a una poetica visiva che ha profondamente contribuito ai movimenti di liberazione e di affermazione nera del XX secolo.
Sviluppata in collaborazione con la figlia Annouchka de Andrade e basato su materiali d’archivio personali, il progetto indaga il profondo coinvolgimento di Maldoror con le eredità del Primo Congresso degli Scrittori e Artisti Neri del 1956, con la Negritudine e con la sua costante dedizione a un racconto rivoluzionario, capace di intrecciare arte, memoria e impegno politico.

Presentata da The Recovery Plan come estensione della retrospettiva che il Festival dei Popoli dedica a Sarah Maldoror, la mostra invita a riflettere sull’archivio come spazio vivo di memoria, resistenza e immaginazione collettiva. Testi inediti di Chris Cyrille, Leonardo De Franceschi e François Piron offrono letture critiche e riflessive che rinnovano il dialogo con l’universo creativo e militante di Maldoror.

Questa mostra a carattere di ricerca rende omaggio alla regista visionaria Sarah Maldoror attraverso la sua filmografia e che la legò al poeta e politico Aimé Césaire. Pioniera di un linguaggio cinematografico radicale, Maldoror ha dato forma a una poetica visiva che ha profondamente contribuito ai movimenti di liberazione e di affermazione nera del XX secolo.
Sviluppata in collaborazione con la figlia Annouchka de Andrade e basato su materiali d’archivio personali, il progetto indaga il profondo coinvolgimento di Maldoror con le eredità del Primo Congresso degli Scrittori e Artisti Neri del 1956, con la Negritudine e con la sua costante dedizione a un racconto rivoluzionario, capace di intrecciare arte, memoria e impegno politico.
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