Palmares 66° Festival dei Popoli
La giuria del concorso internazionale lungometraggi - composta da Cecilia Barrionuevo, Elena López Riera, Mala Reinhardt - ha assegnato i seguenti premi:
Primo Premio
WITH HASAN IN GAZA di Kamal Aljafari (Germania, Palestina, Francia, Qatar | 2025), con la seguente motivazione:
“La giuria assegna il Primo Premio a un film che intreccia con maestria memoria e presente in un arazzo di resilienza, in cui il ricordo stesso diventa una forza politica. Composto da immagini girate più di due decenni fa, si erge come una potente testimonianza dell’umanità di fronte alla distruzione in corso. Con uno sguardo senza tempo e coraggioso, il regista affronta la violenza della cancellazione, trasformando l’atto del testimoniare in un atto di resistenza”.
Secondo Premio
THE MEMORY OF BUTTERFLIES di Tatiana Fuentes Sadowski (Perù, Portogallo | 2025) con la seguente motivazione:
“Per la sua prospettiva profondamente personale, che risuona con la memoria collettiva e storica, questo film offre una riflessione sottile ma potente sull’eredità coloniale e sulle sue risonanze nel presente. Attraverso un approccio poetico ai materiali d’archivio e alla forma corale, la regista trasforma le immagini in uno spazio di resistenza e di ri-immaginazione — dove passato e presente si intrecciano e si riscrivono continuamente a vicenda”.
Targa “Gian Paolo Paoli” al Miglior Film Antropologico
D IS FOR DISTANCE di Christopher Petit e Emma Matthews (Finlandia | 2025) con la seguente motivazione:
“Questo film è un saggio profondo e stratificato, che intreccia il personale con il globale. Attraverso un eccezionale archivio di filmati domestici, documentazioni di crisi mediche e riferimenti storici, esplora la memoria, la salute, la tecnologia e il capitalismo. Con sensibilità antropologica, affronta con profondo rispetto una malattia stigmatizzata, invitando alla riflessione piuttosto che al giudizio, e rivelando come famiglie, corpi e narrazioni siano direttamente influenzati dal potere, dalla cura e dal commercio”.
Menzione speciale
LAST LETTERS FROM MY GRANDMA di Olga Lucovnicova (Belgio, Romania, Moldova, Paesi Bassi | 2025) con la seguente motivazione:
“La giuria assegna una Menzione Speciale per il suo atto di scrittura coraggioso e intimo, che trasforma la corrispondenza personale in un potente gesto di rivendicazione storica. Siamo stati profondamente toccati dal modo in cui la regista intreccia la macro- e la microstoria, rivisitando il patrimonio silenziato delle donne con tenerezza e forza. Questo film ci ricorda che la memoria non è semplicemente ereditata — deve essere riscritta attivamente, con coraggio”.
La giuria del concorso internazionale discoveries, composta da Marcella Jelic, Flavia Mazzarino, Eleanor Mortimer, ha assegnato i seguenti premi:
Premio Discoveries
TIN CITY di Feargal Ward (Irlanda | 2025) con la seguente motivazione:
“Quando la guerra è considerata un gioco, ogni scenario è possibile. Sin dalla prima inquadratura, questo film continua ad interrogarci su ciò che vediamo, costruendosi su diverse temporalità storiche.
Non ci resta che riflettere su come i sistemi di potere si perpetuano e reinventano nemici davanti alla resistenza”.
Menzione Speciale
SKIN DESPAIR di Mireia Vilapuig (Spagna | 2025) con la seguente motivazione:
“Questo film ci riporta alla fragilità di essere un’adolescente, catturando la tensione tra una crescente consapevolezza di sé e l’essere percepite dagli altri, sullo sfondo della violenza sessuale”.
La Giuria giovani, composta da Greta Borsotti, Loris Bove, Arianna Maria Casati, Eleonora Esposito, Nausicaa Fermi, Niccolò Galigani, Luca Pacchiarini, Sara Pagliani, Arianna Tarditi, ha assegnato il seguente premio:
Premio al film più innovativo
SKIN DESPAIR di Mireia Vilapuig (Spagna | 2025) con la seguente motivazione:
“L’opera che premiamo questa sera rielabora il coming of age come un percorso di perdita e rinascita. Trasforma immagini personali in un racconto in cui corpo, memoria e immagine si fondono in una riflessione intima sulla crescita. La manipolazione visiva e sonora diventa qui metafora della frattura emotiva, e del difficile cammino verso la riconciliazione interiore. Con un linguaggio libero, e disarmante per sincerità, la regista trasforma la vulnerabilità in un atto di conoscenza. Restituisce la complessità dell’esperienza femminile in una forma che è, insieme, profondamente personale e universalmente riconoscibile”.
La giuria del concorso italiano - composta da Leonardo Barrile, Anastasia Plazzotta, Haider Rashid - ha assegnato i seguenti premi:
Premio al Miglior Documentario Italiano
IL FANTASMA CHE È IN ME di Michael Beltrami (Italia, Svizzera | 2025) con la seguente motivazione:
“Per la grande capacità drammaturgica nel costruire un racconto che, attraverso una libera ma rigorosa associazione di pensieri e ricordi, restituisce momenti tanto intimi quanto universali, senza mai cedere alla retorica ma mantenendo uno sguardo nitido, a tratti ossessivo, in cui la forma diventa significato e il significato forma. Un film in cui ognuno può riconoscere un frammento del proprio vissuto, grazie al coraggio dell’autore di esporsi fino a superare i confini del privato, mettendosi letteralmente a nudo, e a un montaggio meticoloso e sensibile che fa tesoro del principio della memoria e della permanenza delle immagini e dei suoni”.
Menzione speciale
WHITE LIES di Alba Zari (Italia, Belgio | 2025) con la seguente motivazione:
“Per un racconto che, con delicatezza, ci fa entrare tra gli sguardi dolci e talvolta dolorosi, e tra i silenzi di una famiglia che, con la pazienza e l’amore di una figlia, cerca di ricomporre un passato misterioso e frammentato, alla ricerca di un’origine, di una terra, di un padre. Un film che, con lo stesso sguardo gentile e malinconico della sua autrice, ci accompagna in un percorso emotivo in cui le fughe del passato e del presente si placano per lasciare spazio alla tenerezza delle piccole, ma grandi, cose del quotidiano; dove il mistero del dubbio si ribalta e diventa consapevolezza”.
Menzione speciale al regista
CUMPARTIA di Daniele Gaglianone (Italia | 2025 con la seguente motivazione:
“La giuria del concorso italiano del festival dei popoli ha deciso di riconoscere la menzione speciale ad uno dei più grandi autori di documentari del nostro tempo, Daniele Gaglianone”.
Premio di distribuzione CG Entertainment “Popoli Doc” al miglior film italiano
WHITE LIES di Alba Zari (Italia, Belgio | 2025) con la seguente motivazione:
“La regista e protagonista di questa storia ha avuto il coraggio di mettersi in scena insieme ai pezzi dolorosi di un passato che ancora le sfugge, mostrandoci con tocco delicato e poetico il difficile percorso verso la consapevolezza che la propria identità non è definita dagli errori di chi non ha saputo o potuto esserci, ma dall’amore di chi ci sarà”.
Premio distribuzione in sala “Gli Imperdibili”
Assegnato dal Cinema La Compagnia di FST - Fondazione Sistema Toscana a WHITE LIES di Alba Zari (Italia, Belgio | 2025) con la seguente motivazione:
“La regista e protagonista di questa storia ha avuto il coraggio di mettersi in scena insieme ai pezzi dolorosi di un passato che ancora le sfugge, mostrandoci con tocco delicato e poetico il difficile percorso verso la consapevolezza che la propria identità non è definita dagli errori di chi non ha saputo o potuto esserci, ma dall’amore di chi ci sarà”.
Premio distribuzione in sala “Il Cinemino”
(ex-aequo), assegnato dal team de Il Cinemino a WHITE LIES di Alba Zari (Italia, Belgio | 2025) con la seguente motivazione:
“La regista trasforma la ricerca della propria identità in un viaggio cinematografico di rara intensità, dove la memoria personale diventa strumento di indagine collettiva. Attraverso un linguaggio visivo essenziale, ricompone i frammenti di una storia familiare segnata dal trauma e dal silenzio, restituendo dignità e voce a tre generazioni di donne. Il film affronta temi difficili — la manipolazione, la fede, la violenza psicologica — con misura e lucidità, evitando ogni forma di sensazionalismo. L’autobiografia si intreccia alla riflessione politica e culturale, restituendo al documentario la sua forza più autentica: quella di interrogare il reale e di generare empatia. Per la potenza emotiva dello sguardo, la qualità della scrittura cinematografica e la capacità di instaurare un dialogo profondo con lo spettatore, il film si distingue come un’opera necessaria, capace di trovare nella sala cinematografica il suo spazio naturale di condivisione e riflessione”.
Premio distribuzione in sala “Il Cinemino”
(ex-aequo), assegnato dal team de Il Cinemino a LEI/SHE di Parsifal Reparato (Italia, Francia | 2025) con la seguente motivazione:
“Per la capacità di trasformare l’osservazione documentaristica in un racconto corale di grande forza emotiva e profondità sociale. Attraverso un lavoro di ricerca durato anni, il regista accompagna lo spettatore all’interno del più grande parco industriale dell’elettronica in Vietnam, dando voce alle operaie la cui quotidianità è segnata da ritmi estenuanti, anonimato e pressioni sociali. Il film, costruito su più livelli narrativi — tra fabbrica, villaggio e laboratorio performativo — intreccia realismo e simbolismo, restituendo un’immagine complessa delle contraddizioni tra lavoro, dignità e aspirazioni personali. She non è solo un documentario sullo sfruttamento globale: è un atto di responsabilità civile e artistica, un invito a riflettere sul valore della memoria collettiva e della testimonianza, capace di coinvolgere il pubblico in sala attraverso la delicatezza, il coraggio e l’umanità delle protagoniste”.
Premio AMC
Assegnato dall’Associazione Montaggio Cinematografico e Televisivo a LEI/SHE di Parsifal Reparato (Italia, Francia | 2025) con la seguente motivazione:
“Il documentario si distingue per un montaggio che accompagna una costante ed elegante progressione del racconto; restituisce una profonda lettura e comprensione dello spazio narrativo, e presenta un ritmo interno coerente con la ritualità e le emozioni delle sue protagoniste. Le pause e le accelerazioni rispondono con sensibilità all’intensificarsi del racconto, composto da diverse voci che armoniosamente convivono e confluiscono in un unico flusso narrativo. Il montaggio sonoro partecipa a una tessitura in stretta relazione con il piano visivo, amplificando, nel suo complesso, la capacità immersiva dell’opera. Inoltre, il film elabora un linguaggio visivo originale, innovativo e ibrido che genera nuova forza espressiva e stratificazione di senso al suo interno”.
Menzione speciale
IL FANTASMA CHE È IN ME di Michael Beltrami (Italia, Svizzera | 2025) con la seguente motivazione:
“Un riconoscimento per la capacità di costruire una narrazione articolata, sostenuta e attraversata da diversi piani temporali, mantenendo organicità e fluidità. Un montaggio che si distingue per il ritmo serrato, l’utilizzo creativo del materiale di archivio, in cui lo spettatore viene condotto in un racconto profondamente introspettivo, tra realtà e percezione personale”.
Premio distribuzione CG Digital al Miglior Film Europeo
della sezione “Habitat” a SLAVE ISLAND di Jimmy Hendrickx e Jeremy Kewuan (Belgio, Estonia, Taiwan, Italia, Indonesia | 2025) con la seguente motivazione:
“Un film che parte da una presa di coscienza antropologica e assume su di sé, a poco a poco, la posizione scomoda e necessaria dell’impegno civile, ingaggiando una lotta tenace e commovente per liberare una singola persona ed insieme dimostrando che la lotta per il rispetto della dignità umana va oltre la dimensione geografica e privata della singola persona. La conquista della libertà di Witta riguarda tutti noi”.
Premio “Diritti Umani”
SLAVE ISLAND di Jimmy Hendrickx e Jeremy Kewuan (Belgio, Estonia, Taiwan, Italia, Indonesia | 2025) con la seguente motivazione:
“In una società in cui le violazioni dei diritti umani vengono camuffate e occultate, sono ancora le persone più deboli, povere e marginalizzate ad essere prese sistematicamente di mira. Raccontare le loro storie è fondamentale per smascherare e denunciare ingiustizie e disuguaglianze che hanno radici antiche.
Il film fa emergere l’attivismo ostinato di un piccolo gruppo di persone, mettendo al centro tutto il potenziale della loro lotta dal basso, indispensabile per riportare in libertà bambine e bambini tenuti in stato di schiavitù nell’isola di Sumba, in Indonesia.”.
Young Jury Day
La giuria dello Young Jury Day assegna il Premio Fondazione CR Firenze Popoli for Kids and Teens 2025 al film IL CASTELLO INDISTRUTTIBILE di Danny Biancardi, Stefano La Rosa e Virginia Nardelli (Francia, Italia | 2025).
Il 66° Festival dei Popoli è stato realizzato con il sostegno di Europa Creativa Media, MiC - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Calliope Arts Foundation e Publiacqua.
Il 66° Festival dei Popoli fa parte dell’iniziativa “50 Giorni di Cinema a Firenze” realizzata grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze e Camera di Commercio di Firenze
