
EIGHTEEN MILL STREET
Svezia | 2024 | 14 min | col.
Il tempo scorre lento e imperturbabile nell’appartamento di Eighteen Mill Street. Dal loro divano due artisti ucraini raccontano storie di bombardamenti, di rifugi di fortuna, di posti di blocco e di controlli maniacali alla ricerca di indizi su una possibile dissidenza. Dopo l’invasione russa hanno deciso di lasciare il loro paese per cominciare una nuova vita in Svezia, ma i sintomi di un profondo disagio esistenziale affiorano sottotraccia: “Per il momento sto qui senza un’idea di cosa ne sarà di me dopo che tutto questo sarà finito. Da un pò di tempo la vita si è fermata”. Immagini sfocate, sovraimpressioni, colori virati si alternano sullo schermo, accompagnati da una musica rarefatta e ossessiva, restituendo l’atmosfera sospesa e impalpabile dello spazio emotivo dei protagonisti. Una riflessione politica e intima sul conflitto russo-ucraino che rappresenta tutto lo smarrimento provocato da un esilio forzato. (s.e.c.)