FELIX IN WONDERLAND
Francia | 2019 | 50 min | col. | Inglese, tedesco
“Amo la dissonanza”: enuncia Felix Kubin, compositore di avantgarde elettronica, in una gioiosa rivendicazione di eccentricità nel terzo lungometraggio di Marie Losier, del 2019, a lui dedicato. L’incontro tra Losier e Kubin è quello tra due anime gemelle che hanno scelto di reinventare l’ordinario e renderlo straordinario, di ripensare alla funzione di ogni oggetto, anche il più prosaico, in chiave artistica. Nel Paese delle Meraviglie di Kubin, quindi, una composizione in onore di Yuri Gagarin può coesistere con poesie ispirate dalla teoria delle stringhe, o registrazioni di cani che mordono un microfono, o ancora voci materne chiuse nel frigorifero o grida subacquee. Narcisista già in fasce – come conferma il curioso materiale di archivio – Kubin si offre completamente alla macchina da presa e il suo inesauribile e infantile entusiasmo permette alla regista di assemblare uno dei suoi lavori più emblematici e umoristici, come testimoniato dai molti passaggi a festival internazionali (la prima fu al Festival di Locarno). (E.S.)
