LAST LETTERS FROM MY GRANDMA
Belgio, Romania, Paesi Bassi, Moldova | 2025 | 94 min | col. | Russo
Nel suo primo lungometraggio, Olga Lucovnicova sceglie di raccontare la diaspora russa con un approccio coraggioso e originale: è una questione di anime, ancor prima che di corpi. Raccogliendo le storie personali e la corrispondenza epistolare di generazioni differenti, la regista compone – come in un romanzo di Tolstoj – il quadro di un Paese irriducibile alla comprensione da parte del mondo non-russofono. Un comune denominatore unisce l'Unione Sovietica alla Russa di Putin: il flusso incessante di retorica patriottica e la manipolazione propagandistica cui viene sottoposta la popolazione. Nella coralità delle testimonianze rivivono lacerazioni antiche e recenti, famiglie spaccate in due dalla guerra (un combattente del Donbass viene chiamato “orco” dalla propria sorella, nazionalista ucraina). Eppure, questo film, mirabile per forma e sostanza, si conclude con un dolente invito alla speranza. Nonostante tutto. (E.S.)
