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Premio "Energie Rinnovabili" al regista Michelangelo Frammartino

Ore 11:30, Cinema La Compagnia di Firenze - Masterclass gratuita* tenuta da Michelangelo Frammartino, mercoledì 24 novembre 
Ore 21:00, Cinema La Compagnia di Firenze - Premio “Energie Rinnovabili”, mercoledì 24 novembre 

*Ingresso gratuito previo esaurimento posti, con possesso di Green Pass. Per maggiori informazioni scrivere a info@festivaldeipopoli.org

Il Festival dei Popoli da quest’anno istituisce il premio “Energie Rinnovabili” in collaborazione con Enegan Art, CNA Firenze, CNA Toscana e CNA Toscana Centro, che verrà conferito a Michelangelo Frammartino mercoledì 24 novembre presso il cinema La Compagnia  alle ore 21:00.

Lo stesso giorno, Michelangelo Frammartino terrà una masterclass gratuita alle ore 11:30 presso il cinema La Compagnia.

Tra i registi più radicali e rilevanti emersi nel panorama internazionale degli ultimi 10 anni c’è Michelangelo Frammartino.

Il dono (Italia, 2003, 80’) e Le quattro volte (Italia, Germania, Svizzera, 2010, 88’), prodotti con budget limitati e girati con spirito avventuroso, hanno rivelato uno sguardo unico, inclassificabile, capace di attirare l’attenzione di importanti festival come quelli di Locarno e Cannes. Il buco (Italia, Germania, Francia, 2021, 93’), presentato in concorso e vincitore del Premio speciale della giuria all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, ha confermato il talento di un autore unico sia per le forme della sua narrazione sia per i modi in cui concepisce il processo creativo.

La sua opera parte sempre da una relazione “fisica” con un luogo, un ambiente la cui connotazione specifica va ben oltre il concetto di location. In questo senso, Michelangelo Frammartino innerva i suoi film di un’energia vitale e di un respiro che non è soltanto quello umano ma anche della terra e dei suoi elementi. Arte artigiana ma anche maestria: autore profondo, coraggioso e di grande rigore, Frammartino si serve degli strumenti propri del cinema come uno scultore si serve della pietra. Dalla resistenza che oppone la materia si sviluppa una nuova forma che trova nel visuale la propria dimensione allo stesso tempo tattile e concettuale.

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