Ospite d’eccezione della 65a edizione del Festival dei Popoli (a Firenze dal 2 al 10 novembre) sarà il regista catalano Albert Serra, cineasta tra i più noti del panorama contemporaneo che, in quasi 20 anni di carriera, ha ottenuto riconoscimenti internazionali per opere che riflettono su temi come la Storia, gli archetipi e la dimensione sacra, spesso con una vena ironica.

La retrospettiva a lui dedicata proporrà una selezione di opere mai viste in Italia, tra cui l'anteprima italiana del suo nuovo documentario Tardes de Soledad (7 novembre, ore 19, Cinema La Compagnia), recentemente premiato con La Concha d’Oro al Festival di San Sebastián.

“Il film è un’immersione ipnotica e sensoriale in uno degli spettacoli più atroci e violenti del nostro tempo"  -  ha dichiarato il direttore artistico Alessandro Stellino - "un rituale di violenza che contrappone la tecnica all’istinto, l’uomo all’animale. Una sfida, non ad armi pari, che oltre al brivido porta in primo piano la profonda dimensione di agonia del toro. Serra è un regista anticonvenzionale e il suo è un profilo d’artista fuori dal comune: autore colto, amante dell’arte, si è sempre interrogato sul senso della Storia e sulla persistenza degli archetipi, dotato di un alto senso del sacro ma anche di una profonda vena ironica.”

In collaborazione con Acción Cultural Española e Fondazione Palazzo Strozzi.