TO SPEAK THE UNSPEAKABLE – THE MESSAGE OF ELIE WIESEL

Mondani a mondhatatlant – Elie Wiesel üzenete

Francia | 1996 | 105 min | col.

Il film è al tempo stesso un viaggio e un memoir. Judit Elek accompagna il famoso scrittore e saggista Elie Wiesel nel suo viaggio a Sziget, da cui, bambino, fu deportato al campo di concentramento. Le immagini del suo viaggio, dei suoi incontri, sono alternate ad immagini d’archivio che creano una sorta di controcanto dolente al racconto di Wiesel che si rivela letterario, poetico e malinconico - in alcuni passaggi - duro e sofferente, in altri. Il film diventa una forma di scrittura, un ‘romanzo’ in cui Wiesel è personaggio e autore al tempo stesso. Un romanzo dove la parola si fonde con le immagini, con il volto dello scrittore, il suo sguardo, le sue espressioni, il suo silenzio: eppure quel volto parla. Come sempre nel cinema di Judith Elek, Il volto diventa centro attrattore dell’occhio della camera, come cuore del  mistero che il suo cinema non smette mai di esplorare. (d.d.) 

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Ora locale

  • Fuso orario: America/New_York
  • Data: 07 Nov 2024
  • Ora: 9:00

Sala

Cinema Astra
Cinema Astra - Piazza Cesare Beccaria, 9 50121 Firenze (FI)
Judit Elek

Regista

Judit Elek

Judit Elek (nata il 10 novembre 1937) è una regista e sceneggiatrice ungherese. Ha diretto 16 film. Da bambina, Judit è sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale prima trovando rifugio in una casa in via Pozsonyi, a Budapest, e poi nel ghetto nel quale rimane dal novembre 1944 al gennaio 1945. Dal 1956 al 1961 studia all'Università di Arti Teatrali e Cinematografiche di Budapest, nella classe del regista Félix Máriássy. Tra i suoi compagni di corso figurano Pál Gábor, Imre Gyöngyössy, Zoltán Huszárik, Ferenc Kardos, Zsolt Kézdi-Kovács, János Rózsa, Éva Singer e István Szabó. In questo periodo è tra i fondatori del Balázs Béla Studio, un laboratorio di cinema sperimentale. Con una forte vocazione al documentario e al cinema di poesia, nel 1968 Judit Elek realizza il suo primo lungometraggio, Sziget a szárazföldön (La signora di Costantinopoli). A partire dagli anni Ottanta realizza film storici, come Il processo di Martinovics e i giacobini ungheresi (1980). Negli anni Novanta ha girato alcuni film sull’ebraismo, come Tutajosok (Memorie di un fiume, 1990) e To speak the Unspeakable: The Message of Elie Wiesel (1996).

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