
BLONDE COBRA
USA | 1963 | 33 min
Frutto dell’assemblaggio di un delirante audio di Jack Smith (reduce dal controverso Flaming Creatures) e di sequenze tratte da due progetti cinematografici abortiti realizzati da Bob Fleischner, Blonde Cobra getta uno sguardo su “una vita esplosiva”, come ha ben detto il regista Ken Jacobs, “quella di un uomo dotato di grande immaginazione che patisce la privazione di un Lower East Side non ancora alla moda ed è consumato dal disprezzo tipico dei decenni ‘40 e ‘50 negli Stati Uniti. Sciocco, autocommiserante, invaso dal senso di colpa e tuttavia in grado di superare l’impasse con stile, perché è un uomo senza vergogna, irrimediabilmente coraggioso e consapevole del fatto che apparire indegno può essere strumentale a rivelarne il carattere nel modo più acuto. Così va avanti imperterrito: fa di tutto per attirare il nostro vilipendio, arrivando perfino a mettere alla prova l’amore per i limiti e attirandoci, infine, in una posizione di assurdo giudizio morale; per poi liquidarci con un regale “vaffanculo””. (a.s.)