FLAMING CREATURES
USA | 1963 | 45 min
Nel 1962 Jack Smith organizzò una “festa di Scheherazade” che durò sette fine settimana consecutivi sul tetto di un cinema del Lower East Side dove il regista e i suoi amici, in costumi di varie fogge, inscenarono per la macchina da presa un’immaginaria orgia di travestiti. Frutto di un mix di esotismo barocco, abiti sgargianti e detriti recuperati dalle strade della città, Flaming Creatures è un’orgia dionisiaca e anti-narrativa, fatta di danze sfrenate al suono di una colonna sonora composta da brani di tango tedeschi e canzoni pop latinoamericane. Una follia carnevalesca che si riverbera nella densità caotica della sua composizione formale e nel deliberato disorientamento spaziale di un paesaggio pansessuale di corpi aggrovigliati. Vertice sperimentale del “New American Cinema”, un’opera che all’epoca delle sue prime proiezioni causò scompiglio nei cinema che lo proiettavano, con denunce e arresti, e oggi merita di essere riproposta in tutta la sua fiammeggiante irriverenza. (a.s.)