GOD-AND-A-HALF
DEUS-E-MEIO
Portogallo| 2024 | 25min | col.
Due figure si aggirano tra i corridoi vuoti e le pareti scrostate di un ospedale abbandonato; in mezzo alle rovine, seduti come molti anni prima ai due lati di una scrivania, tornano a incontrarsi la regista, Margarida Assis, e Manuel João Brito, l'oncologo che l'ha curata quando era bambina. Nasce un dialogo sulla relazione medico-paziente, un rapporto per molti aspetti decisivo ma anche circoscritto a un tempo ed a uno spazio precisi, segnato dalla distanza e, al tempo stesso, dall'intimità. Il loro ritrovarsi, ormai entrambi adulti, genera un gioco temporale di specchi, in cui lo sguardo dell'oggi abita e interroga le tracce del passato, rende presenti i ricordi, le domande e i fantasmi. Il film diventa un modo per interrogarsi sulla memoria, sulla capacità del cinema di creare un contatto tra tempi distanti e, in questo cortocircuito, reinventarli. Come dice la regista nel commento fuori campo: “Il Cinema ha dimostrato scientificamente che non esiste alcuna differenza tra la memoria e il futuro”. (m.m.)