THINGS WE SAID TODAY
Francia, Romania | 2024 | 85 min | bn/col.
E se l’attesa dei Beatles fosse l’essenza della Beatlemania più dei Beatles stessi? Parte da questo assunto Andrew Ujică in Things We Said Today, oggetto a metà strada tra documentario e finzione che ruota attorno ai Fab Four, pur essendo privo di loro canzoni. L’evento scatenante è l’approdo di Lennon e soci a New York nel 1965 per il concerto allo Shea Stadium: un alito di aria fresca su un mondo in transizione, dominato ancora dall’ottimismo e dalla capacità di sognare, a dispetto delle ferite aperte da cupe vicende recenti - in primis l’assassinio di Kennedy. Ujică rievoca quel momento manipolando fonti eterogenee, per ricostruire una narrazione fittizia, impressionista, una sorta di ghost story tesa a catturare più lo spirito del tempo che una performance, come fecero Kowalski di fronte al disfacimento dei Sex Pistols o Siodmak, Ulmer e Wilder nel racconto di una città in Menschen am Sonntag. Il titolo ha un acronimo, TWST, che suggerisce il twist in atto, in senso concreto – il ballo – e figurato – perché nulla sarà più come prima. (e.s.)