festivaldeipopli_stonebreakers (1)

Stonebreakers al Cinema Compagnia

Da mercoledì 10 maggio torna al Cinema La Compagnia di Firenza “Stonebreakers”, il documentario di Valerio Ciriaci, presentato in anteprima mondiale al 63° Festival dei Popoli, vincitore del “Premio MyMovies.it dalla parte del Pubblico”, del premio "Gli Imperdibili" e premiato con la "Menzione speciale Miglior Documentario Italiano".

Il documentario racconta la recente battaglia relativa all’abbattimento delle statue coloniali negli Stati Uniti. Da un lato il nazionalismo ottuso alla Trump, i cappellini, le bandierine, l’ignoranza strafottente come regola di vita; dall’altra la cancel culture, i giovani discendenti degli schiavi che rivendicano diritti e pretendono la riscrittura della (loro) storia. Poi i siti storici della guerra civile, il laboratorio di uno scultore che ripara statue assaltate, vari esempi di come un popolo non sappia (non voglia, non possa) fare i conti con la (propria) storia.

Il punto di vista di Valerio Ciriaci è quello del cineasta – ravvicinato e il più preciso possibile – ma in più occasioni è semplicemente quello dello straniero: da una prospettiva esterna coglie nelle varie e contrastanti forme di lotta politica negli Stati Uniti del XXI secolo un’inquietante uniformità di linguaggio; l’esibizione della lotta che accomuna conservatori e liberali, bianchi e neri, gente del Midwest e gente delle due coste. Come diceva Godard, gli americani non hanno storia e dunque la rubano agli altri. Qui, però, si va anche oltre: qui si scorge l’incapacità di raccontare il passato come fatto in sé, ma solamente come premessa narrativa di un presente continuamente da rinnovare.

Play Video

Alla proiezione di mercoledì 10 maggio ore 21.00 saranno presenti il regista Valerio Ciriaci, il produttore Isaak J. Liptzin e Justin Thompson artista e co-fondatore di Black History Month Florence e di The Recovery Plan. Modera Vittorio Iervese, presidente del Festival dei Popoli.

Le altre proiezioni in programma sono domenica 14 maggio ore 15:00, lunedì 15 maggio ore 21:00 e martedì 16 maggio ore 19:00.

NOTE DI REGIA:
Nel saggio del 1940 “Sul concetto di storia”, Walter Benjamin scrisse “Non c’è un solo documento di cultura che non sia anche documento di barbarie”. Nell’estate del 2020, questa duplice natura del monumento si è rivelata con forza: la contestazione ha fermato il tempo e frantumato l’aura di intoccabilità e magniloquenza che da sempre circonda i monumenti. Si sono aperte crepe nella pietra, fessure attraverso le quali si intravede una verità diversa: una storia americana fatta di brutalità e sfruttamento, ma anche di resistenza all’oppressione e al potere dominante.
(Valerio Ciriaci)

Condividiamo l'interessante intervista rilasciata da Valerio Ciriaci a Elisa Scarpa:

Play Video
Scorri verso l'alto